14 12 2018
Sara Pisoni il 12/14/2018
Finalmente ho capito che è importante informarsi sul formato della data utilizzato nel paese in cui si vive. Ieri ho aperto il frigo e mi sono veramente meravigliata che tutte le cose che avevamo comperato avevano scadenza il 18 12. Niente male visto che il 19 partiamo per qualche giorno, così non lasciamo niente che andrà a male. Ah, no, aspetta: 18 è l’anno, qui la data la scrivono alla rovescia, anno-mese-giorno. E tutto scade ieri, o oggi, o domani. Per fortuna stasera torna Lorenzo, così mi darà man forte nel finire le provviste 😀
Questa settimana è stata un po’ vuota senza di lui, ma ho avuto comunque modo di dilettarmi in nuove esperienze, come quella del caffé letterario. L’English only café, nonostante il nome, organizza ogni giorno degli scambi linguistici per permettere ai giapponesi di praticare l’inglese e agli stranieri di avvicinarsi un pochino alla lingua giapponese. I giapponesi hanno un cartoncino con il nome scritto in blu, gli stranieri in rosa, così si riesce facilmente a dividersi in gruppi misti. Si sceglie una bevanda dal menu – tutto al prezzo forfettario di 400¥ – e si comincia, la prima mezz’ora conversazione in inglese, la seconda in giapponese, e così via fino alla chiusura. L’esperienza è stata molto bella ma il mio giapponese è terribilmente scarso per il momento, nonostante i miei sforzi per provare a dire qualche frase (tra cui “parlo poco il giapponese”) nessuno ha capito niente. E’ solo l’inizio. In compenso, ho capito l’argomento della conversazione in giapponese e anche in linea di massima qualche considerazione, quindi mi ritengo soddisfatta. Nelle mezz’ore in inglese invece mi sono fatta raccontare di molti aspetti della vita in Giappone e in particolare a Tokyo, magari li condividerò in qualche articolo futuro.
Oggi per la prima volta ho visto il cielo di Tokyo completamente limpido. L’aria è frizzantina ma direi che più che freddo è decisamente umido. Sono andata a visitare Ueno, e devo dire che attualmente è la zona della capitale che preferisco. Alla larga dalle folle di turisti (per lo meno in questa stagione), finalmente c’è il Giappone che uno si aspetta: case piccole e a volte in legno, biciclette per le strade, vecchiette che vendono il cibo per strada. A Ueno ci sono molte aree verdi, molti templi e il mercato di Ameyokocho, oltre che numerosi musei. L’area più interessante dal mio punto di vista è Yanaka, sembra tutto così vero lì. Passeggiando Yanaka ginza, non sapevo più da che parte voltarmi, troppe cose interessanti da vedere e scorci in cui curiosare!
Anche se un po’ fuori dall’itinerario standard, una visita al Nezu-jinja vale assolutamente la pena, soprattutto per l’emozione di passare sotto i torii rosso vermiglio. Sono moltissimi e a volte ci si deve persino abbassare per non sbattere la testa!
Anche l’esperienza gastronomica di oggi è stata eccezionale, nella sua semplicità: due rotoli di maki al tonno, con gusti diversi, comperati ad una bancarella da una signora che preparava i bento freschi. Mai assaggiati di così buoni.
E ora a casa, in attesa del rientro del mio maritino e pronta all’arrivo del weekend.
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- Categoria: Diario di viaggio
Sono curiosa che cosa sono i torii? E quei sacchettini cosa contengono? Cibo?
I torii sono i portali di accesso ai santuari. Se fai click sulla parola “torii” nell’articolo, si apre un link alla pagina di Wikipedia dove c’è una spiegazione più approfondita.
A quali sacchettini ti riferisci?