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Sara Pisoni il 01/21/2019
Shibamata è uno Shitamachi, ossia una piccola cittadina alle porte di Tokyo che preserva ancora oggi l’atmosfera del periodo Edo. Case basse e botteghe artigiane affiancano la via principale, che porta dalla stazione (solo 30 minuti di viaggio da Asakusa) fino al tempio buddista Taishakuten. Lungo il percorso sono tante le vetrine di dolci di matcha, senbei e kusa dango, e non puoi fare altro che voltarti continuamente a destra e sinistra per vedere le pasticciere al lavoro mentre preparano queste prelibatezze davanti ai tuoi occhi.
Avvicinandosi al tempio, i dolci lasciano spazio a Daruma e Omamori – bambole votive e amuleti portafortuna – un’esplosione di colori! Il Taishakuten è un vero e proprio gioiello, considerato fra i 100 migliori paesaggi/luoghi da visitare del Giappone, ed è famoso principalmente per le decorazioni intagliate nel legno. Esternamente, la sala della preghiera è completamente ricoperta di scene del Buddha e circondata da teste di drago, la cui qualità nei dettagli è davvero impressionante.
Ma c’è di più: dietro al tempio si nasconde un delizioso giardinetto giapponese, chiamato Suikeien, visitabile a piedi scalzi percorrendo la tipica passerella di legno. Uno stagno con le carpe, una pagoda di pietra a 5 piani, una fonte di purificazione, le catene della pioggia e qualche pianta decorativa stagionale rendono questo luogo meraviglioso, anche in inverno.
Poco distante dal tempio si può raggiungere il fiume Edogawa, lungo cui c’è un’area verde per pic-nic, un campo da baseball e un’ottima pista per correre e andare in bicicletta. In questo caso però si fa sentire l’inverno e, nonostante ci fosse pieno sole nel giorno di visita, la brezza era piuttosto pungente. Anche lungo il fiume le cose non sono cambiate molto dal periodo Edo, i pontili sono ancora in legno (e non sembra che qualcuno gli abbia manutenuti, dall’epoca Edo).
Sarà per la vicinanza al fiume che il piatto forte di questa zona è l’anguilla, in particolare quella grigliata o l’unagi donburi. Si può trovare in quasi tutti i ristoranti della città e dicono sia proprio una tappa obbligata per chi viene in visita a Shibamata (noi in realtà l’abbiamo mangiata la sera stessa a Ueno, in un locale mignon consigliatoci da un’amica, un piatto davvero prelibato!).
Oltre al fascino storico e alle bellezze architettoniche che racchiude, Shibamata è famosa in tutto il Giappone (e probabilmente anche oltre) per il celeberrimo Tora-san, protagonista della serie televisiva Otoko wa Tsurai yo. La serie è ambientata principalmente in questa cittadina, luogo natio di Tora-san, i cui scorci sono passati davanti agli occhi di ogni giapponese che abbia mai avuto una televisione dal 1969 in poi. Ebbene sì, la serie è cominciata nel ’69 per continuare fino al 1995, stesso regista e stesso protagonista – roba da guinness dei primati, altro che Beautiful!
La serie è stata talmente importante per la città che potrete trovare una statua del protagonista ad accogliervi appena usciti dalla stazione e riconoscerete Tora-san come mascotte in tutti i negozi di souvenir di Shibamata Sando.
Eccovi il il primo episodio, enjoy!
- Categoria: Diario di viaggio